Controdemocrazia. La politica nell'era della sfiducia (Castelvecchi) by Pierre Rosanvallon

autore:Pierre Rosanvallon [Rosanvallon, Pierre]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica
ISBN: 9788868268268
editore: Castelvecchi
pubblicato: 2012-09-11T22:00:00+00:00

L’impeachment inglese

Le istituzioni inglesi offrono un buon esempio del primato storico accordato alla funzione di giudicare nella gerarchia dei poteri politici delle antiche monarchie europee. Nel Medioevo tutto è giustizia, si potrebbe dire. La funzione del sovrano è in primo luogo di amministrare la giustizia, e si sa che la costruzione di una forte autorità reale in Paesi come l’Inghilterra e la Francia è stata direttamente collegata allo sviluppo di un sistema giuridico superiore che s’impone sulle Corti locali. Infatti, l’idea di un potere esecutivo attivo con il compito di organizzare la società è allora totalmente assente. Governare vuol dire, essenzialmente, amministrare la giustizia. Le stesse istituzioni rappresentative vengono intese in questa prospettiva. Così, fino alla fine del Diciassettesimo secolo, gli inglesi definiscono il loro organo rappresentativo come la High Court of Parliament10. La legge stessa è esplicitamente intesa come un «giudizio amministrato in Parlamento». In questo contesto il potere di giudicare è inteso come il primo dei poteri, quello da cui tutto discende. Così dunque il Parlamento cerca di affermare una prima forma di controllo sui ministri del Re. La procedura di impeachment nasce qui, legata al progressivo allargamento del concetto medievale di tradimento11. La Camera dei comuni la inaugura nel 1376 mettendo in stato di accusa lord Latimer, ministro in carica, così come diversi commercianti di Londra, per «frodi e misfatti nei confronti del Re e del popolo». Il giudizio del Parlamento che arriva a pronunciare l’impeachment è percepito come un atto giuridico, ma anche, di fatto, indissociabilmente, come una valutazione politica. Il rendiconto della seduta rivela così che i fatti citati erano confermati dal sentimento generale della popolazione (the clamour of the people) e che Latimer e i suoi complici furono incriminati e accusati «dal movimento generale dei Comuni»12, senza poter rispondere ad alcun accusatore preciso. Pertanto in questo tipo di figura c’è davvero un intreccio totale tra le nozioni di responsabilità penale e di responsabilità politica, esprimendosi la seconda con le modalità della prima.

L’impeachment come modalità di controllo politico è molto usato fino alla metà del Quindicesimo secolo, prima di cadere in disuso sotto i Tudor che riescono a restringere i diritti di controllo del Parlamento favorendo al contempo l’uso della procedura più arbitraria, spesso manipolata dalla Corona, dei Bills of Attainder13. Dopo una parentesi di quasi due secoli, la procedura dell’impeachment resuscita letteralmente nel Diciassettesimo secolo, sotto l’impulso di un grande giurista dell’epoca, a un dato momento Chief justice del King’s Bench, Edward Coke. Entrato in Parlamento nel 1621, Coke si impegna a ridare consistenza all’antica procedura. Ma per lui non si tratta solo di ritrovare lo strumento per sanzionare un delitto o un crimine commesso da un uomo pubblico. Il suo obiettivo era far riconoscere e sanzionare la responsabilità propriamente politica dei ministri. Fin dal 1624, riuscì a incriminare con l’impeachment il Lord Tesoriere, Lionel Cransfield. Al di là delle malefatte personali, è l’azione del ministro in materia di autorizzazione dei monopoli ad essere essenzialmente presa di mira. Così il vero motivo dell’apertura della

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